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14-07-2016

Domattina nuovo incontro con deputati e sindacati.
Stamani confronto fra Lutri e i confederali.



I rappresentanti sindacali
nell'incontro con il Commissario.

L’obiettivo di domani è quello di riuscire a sbloccare la situazione d’impasse che sta gravando sul Libero Consorzio Comunale sino a non poter garantire i servizi essenziali e finanche il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Nell’incontro di stamani il Commissario e i rappresentanti sindacali su un’opzione si sono ritrovati d'accordo: occorre l’intervento sul governo regionale e su quello nazionale per salvare l’Ente dal dissesto e dall’implosione.
Occorrono subito risorse sufficienti per normalizzare l’attività amministrativa e tranquillizzare i dipendenti, in stato di agitazione permanente, con una maggiore regolarità nella liquidazione delle mensilità.
Non si può vivere senza la certezza di uno stipendio.
Il Commissario lo sa ed è per questo che è stato chiaro nel non nascondere l’entità della crisi finanziaria e nella descrizione dei fattori che l’hanno determinata negli ultimi anni.
Dovuta da un lato dalla transizione non definita ancora a livello normativo, da Provincia a Libero Consorzio Comunale; dall’altro, dalla mancanza di trasferimenti.
“L’Ente è sull’orlo del fallimento – ha detto Lutri – 1) per il contributo forzoso delle entrate proprie derivanti dalle imposte RCauto e IPT alla finanza pubblica ai sensi del comma 418 della Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014); 2) per l’aumento dell’imposizione fiscale; 3) per la mancanza di trasferimenti delle risorse finanziarie ai sei Liberi Consorzi Comunali siciliani da parte del governo centrale dei fondi previsti per il trattamento economico del personale (60 milioni stanziati dal comma 764 della Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015) e per la viabilità ed edilizia scolastica (495 milioni di euro, comma 754 della stessa legge) avuti, invece, dalle altre Province “italiane”, e dal governo regionale dal quale si attendono fondi dal riparto della somma "calata" in finanziaria 2016 per i Liberi Consorzi Comunali e dal riparto dei 9 milioni riservati agli stessi nel contributo dei 500 milioni riconosciuto dal governo Renzi alla Sicilia che non arriverà prima di agosto, settembre; 4) per il peso dei mutui contratti negli anni passati e che per il 2016 incidono per 8,5 milioni di euro, di cui 5,7 già trattenuti lo scorso 30 giugno dalla banca”.
Non ha nascosto il Commissario che la situazione è gravissima e a rischio non ci sono solo le legittime spettanze per i dipendenti ma anche le scuole e le strade provinciali.
Su questo la Regione tarda a dare risposte. E, difficilmente potrà farlo.
La proposta del Commissario, allora, è quella di acquisire al più presto le risorse necessarie, a partire dall'inserimento anche dei Liberi Consorzi siciliani nel Piano di riparto delle somme previste dalla Legge di Stabilità 2016 e chiedere al governo nazionale di ridurre e differire i termini di pagamento del Contributo alla finanza pubblica a dopo, dal momento in cui saranno trasferiti i soldi.
Su questi punti occorre che domani si esprimano con impegni improcrastinabili i deputati regionali. E non solo.
La pressione non verrà solo dai dipendenti del Libero Consorzio Comunale di Siracusa ma anche dalle delegazioni degli altri cinque Enti siciliani che stanno vivendo in quest’attesa piena di incertezze politiche.
Oggi, intanto, i rappresentanti sindacali hanno indicato i punti su cui inchiodarli : 1) – gestione dell’emergenza con provvedimenti immediati; 2) – un Piano accettabile per rifinanziare l’Ente in attesa di una riforma promessa ma mai arrivata, senza attendere i tempi della politica nazionale.
Domani è un altro giorno...!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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