Il commissario Alessandro Giacchetti</br> con il maestro Arnaldo Pomodoro</br> e Manuel Giliberti stamani all'Inda.
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"Il teatro è un'esperienza totale perchè si vive un sogno e, quindi, c'è un'atmosfera che deve essere magica."</br> Così ha esordito il maestro Pomodoro nell'illustrare il suo lavoro.</br> "Si vive dentro un sogno in cui la realtà è diversa, con sensazioni di estrazione subliminale che, nel nostro caso, coinvolgeranno in modo particolare gli spettatori".</br> Una porta di bronzo di cinque metri per quattro al centro del proscenio del Teatro Greco per l'Orestea di Eschilo e delle Vespe di Aristofane, è questa l'idea centrale di Pomodoro. Una porta che apre spiragli di luce e fa entrare gli spettatori nella storia.</br>"Lavorando con la luce - spiega Pomodoro - si possono provocare delle magie. Avremo artisti che possono danzare, diventare acrobati. Ruoli da stabilire anche con gli scenografi.</br> Ho un affetto particolare per la Sicilia che mi fa sentire mediterraneo.</br> E sul Mediterraneo è nato tutto.</br> Questo spirito fantasioso che abbiamo nasce da lì.</br> Nasce qui la ricchezza che il tempo ci ha dato". |