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05-12-2013

Fondazione Inda - Festival del Centenario.
Una porta di luce nel Mediterraneo per il 51° Ciclo.
Giacchetti presenta il maestro Pomodoro.



Il commissario Alessandro Giacchetti
con il maestro Arnaldo Pomodoro
e Manuel Giliberti stamani all'Inda.

"Il teatro è un'esperienza totale perchè si vive un sogno e, quindi, c'è un'atmosfera che deve essere magica."
Così ha esordito il maestro Pomodoro nell'illustrare il suo lavoro.
"Si vive dentro un sogno in cui la realtà è diversa, con sensazioni di estrazione subliminale che, nel nostro caso, coinvolgeranno in modo particolare gli spettatori".
Una porta di bronzo di cinque metri per quattro al centro del proscenio del Teatro Greco per l'Orestea di Eschilo e delle Vespe di Aristofane, è questa l'idea centrale di Pomodoro. Una porta che apre spiragli di luce e fa entrare gli spettatori nella storia.
"Lavorando con la luce - spiega Pomodoro - si possono provocare delle magie. Avremo artisti che possono danzare, diventare acrobati. Ruoli da stabilire anche con gli scenografi.
Ho un affetto particolare per la Sicilia che mi fa sentire mediterraneo.
E sul Mediterraneo è nato tutto.
Questo spirito fantasioso che abbiamo nasce da lì.
Nasce qui la ricchezza che il tempo ci ha dato".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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