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19-08-2013

Fase transitoria dalle Province ai Consorzi.
L'assessore regionale Valenti presenta la prima bozza.
A fine anno proroga per i Commissari straordinari
e potrebbe slittare al 2014 la chiusura delle Province.



L'assessore regionale
Patrizia Valenti.

Il cammino che porterà al passaggio dalle Province ai liberi Consorzi sarà una corsa a ostacoli. Potrebbe protrarsi più a lungo del previsto. L’assessore alle autonomie locali Patrizia Valenti, infatti, spiega: “ Il governo regionale ha l’interesse a completare la riforma entro il 31 dicembre, così come prevede la legge. Ma una cosa è certa: il transito dai vecchi ai nuovi enti porta con sé problemi di varia natura. Bisogna fare tutto con grande attenzione, senza farsi sopraffare dalla fretta”.
Niente fretta, dunque. E così, l’ipotesi di un commissariamento lungo, lunghissimo (che potrebbe giungere fino al dicembre 2014) non è così lontana. “Al momento – conferma l’assessore Valenti – non possiamo escludere nulla. Ma siamo comunque fiduciosi”.
Ai deputati regionali ha fatto recapitare una prima bozza della riforma di Province e Comuni di 200 pagine che delinea il riassetto amministrativo delle autonomie locali in Sicilia.
Abolite le Province Regionali si devono costruire i Consorzi di cui faranno parte i tanti, forse troppi, Comuni.
E, intanto, la Giunta Crocetta ha varato l'altro ieri due provvedimenti. Uno prevede i limiti di abitanti per costituire un Consorzio (un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila) e il nuovo riassetto organizzativo.
Gli organi saranno il presidente, un vice, il consiglio dei sindaci e il consiglio del Consorzio (tutte cariche a titolo gratuito).
Nel Consiglio dei Consorzi ogni Comune sarà presente con sindaco e due consiglieri, uno di maggioranza e uno di opposizione, il voto con "parametro ponderato" secondo la popolazione rappresentata.
L'altra decisione riguarda le norme transitorie.
Nelle more della riforma alcune competenze delle attuali Province Regionali saranno assegnate ai Comuni (scuole, autorizzazioni esercizi commerciali ex art. 13 legge 9/86, contributi a manifestazioni); le altre assorbite dalla Regione (protezione civile, beni culturali in primis).
Gli istituendi Consorzi dovrebbero occuparsi invece di pianificazione territoriale, coordinamento dei servizi idrici, dei rifiuti, dei distaccamenti turistici.
Secondo prime indicazioni, i dipendenti potrebbero seguire il trasferimento di competenze, andando a lavorare in parte coi Comuni e in parte con la Regione.
Uno schema che si sta ancora perfezionando.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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