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18-03-2013

LA PROVINCIA IMPUGNA IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO DELLA REGIONE SICILIANA.
BONO: CI SONO VALIDE RAGIONI GIURIDICHE
OLTRE CHE QUELLE DEL TERRITORIO.



Il Presidente Nicola Bono
e il Direttore Generale Clelia Corsico.

L’articolo 3 della L.R. 6 del 2000 prevede che siano le Conferenze provinciali ad organizzare la rete scolastica provinciale, recitando testualmente che “I piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, previsti al fine dell’attribuzione dell’autonomia e personalità giuridica, sono definite in conferenze provinciali di organizzazione della rete scolastica, nel rispetto degli indirizzi di programmazione e dei criteri generali preventivamente adottati con decreto dell’assessore regionale”. Invece il Piano di dimensionamento è stato approvato dalla Regione su proposta del Dipartimento Pubblica Istruzione dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e non sulla base dei Piani provinciali. Inoltre l’istituto superiore di Floridia, che è un liceo scientifico, è stato aggregato all’Istituto “Iuvara” di Siracusa, che è un tecnico, in dispregio di tutti i principi fissati dall’articolo 2 della legge R. 6 del 2000, che prevede invece l’accorpamento verticale con altre scuole del territorio in base alle esigenze educative e nel rispetto della progettualità territoriale. Le linee guida del dimensionamento sono state definite lo scorso 25 gennaio con avviso da parte della Regione Sicilia ma nell’avviso viene indicato che eventuali osservazioni avrebbero dovuto essere inoltrate entro 5 giorni , ma nessuna comunicazione è stata inviata agli Enti locali per potere intervenire attraverso i propri rappresentanti in seno ai tavoli tecnici (URPS e ANCI). In data 7 febbraio 2013, senza alcuna preventiva consultazione il Dipartimento della Pubblica istruzione ha inviato il Piano di dimensionamento dallo stesso approvato ed ha convocato il Tavolo tecnico per l’8 e l’11 febbraio, impedendo qualsiasi confronto degli attori territoriali. Al tavolo tecnico il dirigente del Servizio Istruzione Superiore ha espresso due voti, per sé e per il Dirigente generale, mentre al rappresentante della Provincia Regionale di Siracusa , in assenza del rappresentante dell’URPS, è stato impedito di esprimere il proprio voto contrario. Per tali motivi ritengo che debba essere il giudice amministrativo a pronunciarsi circa la legittimità, o meno, degli atti adottati”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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