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13-10-2015
Antiriciclaggio anche per gli enti locali |
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Il logo dell' UIF
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Esso contiene una sorta di vademecum per comuni, province, regioni ma anche Agenzia delle Entrate, chiamati a individuare le operazioni sospette di riciclaggio nelle quali possono imbattersi, ad esempio, durante una procedura di appalto, e segnalarle in base a quanto prevede il D.Lgs. n. 231/2007.
Per stimolare tali segnalazioni, gli enti debbono dotarsi di procedure interne al fine di verificare la sussistenza di determinati indicatori, indici del possibile coinvolgimento degli imprenditori in operazioni di riciclaggio e di finanziamento illecito del terrorismo, e di segnalare le operazioni sospette all'UIF, in particolare dotandosi di un responsabile antiriciclaggio, ovvero responsabilizzando proprie figure interne.
Il decreto detta precise istruzioni, una serie di coordinate per individuare eventuali focolai di malaffare dentro le PA, in modo da ridurre i margini di incertezza relativi a valutazioni soggettive da parte dei "responsabili" interni. Con il provvedimento attuativo del D.Lgs. n. 231/2007 ora gli enti pubblici che non effettuano le segnalazioni possono essere sanzionati.
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