Data: 26/02/2013
Oggetto: Mobilitazione contro l’accorpamento del “Gargallo”. Politica e mondo della cultura insieme per dire no al piano varato dalla Regione
  La mobilitazione dell’intera provincia ha prodotto, nell’assemblea di questa mattina, tenutasi presso l’aula Magna del liceo classico, alla Pizzuta, un grido contrario all’accorpamento del “Gargallo” che deve assolutamente mantenere la sua identità giuridico-culturale. Presenti gli studenti dell’istituto siracusano, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Nello Forte, i parlamentari Bruno Marziano, Fabio Granata, il vice preside Elio Cappuccio, l’avv. Paolo Ezechia Reale, ex gargallini tra cui il giornalista Aldo Mantineo. Quest’utlimo ha lanciato alla città la provocatoria proposta di iscrizione al liceo di tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti del Gargallo. Insomma il mondo della cultura e quello politico insieme per provare a scongiurare il pericolo dell’accorpamento. “le istanze del territorio – ha detto l’ass. provinciale Forte – non sono state ascoltate a Palermo. Hanno confezionato un pacchetto e ce lo hanno propinato. Noi della proposta abbiamo saputo tramite internet e al sottoscritto, nel corso della riunione nel capoluogo siciliano, non è stato consentito di votare e non ci hanno nemmeno ascoltati”. Il presidente del Consiglio provinciale, peraltro ex gargallino, è intervenuto nel dibattito affermando: “Da parte mia – ha detto Michele Mangiafico rivolgendosi soprattutto agli studenti presenti in aula – aderisco alla provocatoria proposta di Aldo Mantineo. Due sono le strade da seguire in questo momento. La prima intervenendo presso il Miur, attraverso i deputati nazionali. Ma questa soluzione presuppone naturalmente che la Regione modifichi il proprio piano di dimensionamento e in questo caso il Miur non potrà non tenerne conto. L’unicità del “Gargallo” va salvaguardata perché la domanda di studi classici è sempre alta. E non importa se gli studenti dovranno continuare a studiare presso la nuova sede o presso quella storica”. “Tutti insieme a Palermo – ha detto Bruno Marziano – per cancellare questo errore madornale. La Provincia deve elaborare una nuova proposta che dovremo portare a Palermo. Il nuovo piano di dimensionamento dovrà essere condivido da tutto il territorio”. “Tagliare il “Gargallo” – ha sostenuto l’ex gargallino Paolo Ezechia Reale – costituisce un attentato al pensiero umanistico. Non si possono accettare certi discorsi di natura economica quando ci sono in gioco dei valori”. Di salvaguardia dell’identita del “Gargallo” ha parlato anche il giornalista Mantineo il quale ha anche sottolineato il senso della provocazione che ha voluto lanciare e ha anche affermato che probabilmente le responsabilità sono un po’ di tutte le istituzioni se si è giunti a questo punto. Dell’esigenza di proporre un dibattito più ampio in campo nazionale ha invece parlato il vice preside dell’istituto, Elio Cappuccio. “Due battaglie – ha detto – una a Palermo, l’altra in campo nazionale per difendere la specificità della cultura classica”. Ultimo intervento politico quello di Fabio Granata. “Il “Gargallo” con la sua storia si lega all’identità culturale della città. Questa vicenda viene da lontano: il proliferare dei corsi ha costituito un problema per quanto riguarda i numeri degli iscritti al liceo. E auspico infine che gli studenti possano presto far ritorno nella loro sede storica in Ortigia”.
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