Data: 04/09/2008
Oggetto: CONSIGLIO PROVINCIALE, ELETTI I REVISORI DEI CONTI
  Il Consiglio provinciale, nella seduta di ieri sera, ha nominato i tre componenti il collegio dei revisori dei conti. Si tratta del dott. Alessandro Abbruzzo (presidente), del dott. Carmelo Franzò e del rag. Giuseppe Cusi. Il Consiglio, tuttavia, ha “varato” il collegio dei revisori dei conti senza il contributo dell’opposizione che al momento del voto è uscita dall’aula manifestando un aperto dissenso verso le modalità scelte dalla maggioranza per l’elezione del collegio dei revisori dei conti. Un “collegio”, pertanto, tutto in quota al centrodestra. Il Consiglio di ieri sera ha visto il primo vero “scontro” dialettico tra maggioranza e opposizione. Subito una interruzione di circa quindici minuti per consentire un ultimo confronto ai capi gruppo. Al ritorno in aula solo dieci i consiglieri presenti per cui si è reso necessario un ulteriore rinvio di sessanta minuti. Ma questo lasso di tempo non è servito a maggioranza e opposizione per trovare un’intesa sulle modalità di voto. Per cui al ritorno in aula il consigliere Rosario Di Lorenzo ha chiesto che ogni consigliere potesse votare tre volte, una per ciascun componente il collegio dei revisori dei conti. Di parere opposto l’opposizione, che con il consigliere Carmelo Spataro, ha evidenziato come persino il Tar di Catania avesse espresso un orientamento diverso, orientamento che andava “rispettato” essendo il tribunale amministrativo etneo quello di riferimento per la Provincia regionale. Anche il segretario generale, dott. Giuseppe Ribaudo, si era espresso per un’unica votazione. Spataro ha pure parlato dell’ aspetto politico della vicenda, ricordando come in occasione della conferenza dei capi gruppo l’orientamento emerso era stato ben diverso rispetto a quello venuto fuori in aula. “Allora – ha detto Spataro – queste conferenze dei capi gruppo non hanno valenza politica? Noi, comunque, i nostri diritti – ha proseguito il rappresentante dell’opposizione - li faremo valere presso tutti i tribunali. Se questa sera sarà privilegiata la logica dei numeri abbandoneremo l’aula e chiederemo la sospensiva di tutti gli atti”. Aula che è stata abbandonata poco dopo dall’opposizione che ha reiterato l’annuncio di ricorso presso le sedi competenti ricorso che ha l’obiettivo di ottenere l’annullamento di tutti gli atti. Poi, durante le operazioni di voto, un’ultima schermaglia, allorché, dopo l’elezione del presidente del collegio, le schede sono state distrutte, e in aula si è ripresentato il consigliere Spataro chiedendo che le schede riguardanti le successive votazioni venissero conservate. Per quanto riguarda l’esito del voto, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha detto: “E’ stato opportuno che in vista dell’approvazione del prossimo conto consuntivo 2007 per il quale la Regione ha dato al Consiglio provinciale la scadenza ultima del 15 settembre e per i due successivi appuntamenti dell’assestamento di bilancio e degli equilibri di bilancio entro il 30 settembre, il Consiglio provinciale abbia varato la nascita del proprio organo di revisione che rimane comunque un’articolazione del Consiglio a garanzia del controllo e della bontà degli atti dell’Amministrazione. Dunque garanzia di tutto il Consiglio, anche della minoranza consiliare. Per quanto riguarda la modalità di votazione in Consiglio la legge 48 del 1991 è in questo momento oggetto di diverse sentenze interpretative del Tar e tra queste anche quella richiamata dalla minoranza che potrà fare valere le sue ragioni nelle sedi a cui altri si sono rivolti, fermo restando che la modalità di voto scelta dalla maggioranza non è affatto un caso isolato in Sicilia”. Per quanto attiene, infine, l’ordine del giorno riguardante la Port Autority di Augusta, va detto che il consigliere Nichi Paci ha chiesto un rinvio della discussione alla prossima seduta. Lo stesso Paci e il consigliere Paolino Amato hanno detto: “L’attenzione sulle vicende palermitane è massima. Aspetteremo con trepidazione l’esito degli incontri tra il presidente della Regione e le forze politiche”. Per la cronaca va detto che in Consiglio provinciale, ieri sera, si sono presentati ventidue consiglieri. Tre soli gli assenti. Al momento del voto per la nomina dei revisori dei conti sono rimasti in aula i quindici consiglieri di maggioranza.
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